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Cosa succede a Cinecittà?

Mentre apprendiamo che la festa del cinema di Roma ha un budget di 12,8 milioni di euro (di cui circa 4 da fonti pubbliche e il resto dai privati), a Cinecittà cambiano i vertici. E scoppiano le polemiche per l’ennesimo uomo del giro Mediaset che si occuperà del nostro immaginario collettivo e che deciderà del cinema che vedremo nei prossimi anni.

Fonte:E-duesse

Designato il nuovo Cda di Cinecittà – Istituto Luce. Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giancarlo Galan, dando seguito alla riforma per il riassetto di Cinecittà – Istituto Luce, ha nominato Rodrigo Cipriani in qualità di presidente; Roberto Cicutto (ex presidente Cinecittà Luce) amministratore delegato; Riccardo Tozzi (presidente Anica) consigliere d’amministrazione.

I cambi al vertice di Cinecittà Luce (si veda agenzia http://www.e-duesse.it/News/Cinema/Cinecitta-Istituto-Luce-Galan-nomina-il-nuovo-Cda-119682) decisi dal ministro dei Beni Culturali, Giancarlo Galan, hanno fatto discutere il mondo della politica; soprattutto la non conferma di Luciano Sovena in qualità di amministratore delegato (al suo posto è stato nominato l’ex presidente Roberto Cicutto). Ieri pomeriggio è stata presentata un’interpellanza parlamentare a firma Emerenzio Barbieri e Gabriella Carlucci (Pdl), ma sottoscritta da 30 parlamentari bipartisan, a favore di Sovena, Ha dichiarato Gabriella Carlucci: “Sovena ha svolto un ottimo lavoro per lo sviluppo e la promozione del cinema italiano in Italia e all’estero, riscuotendo l’approvazione di numerosi esponenti della cultura italiana. Perché sostituirlo? Tutti riconoscono a Sovena di aver scoperto nuovi talenti, raggiungendo importanti traguardi, con una gestione di contenimento dei costi, senza penalizzare la qualità”. Intanto a Luciano Sovena è stata proposta una consulenza in Cinecittà Luce per occuparsi di film e documentari: “Penso che potrei accettare” ha dichiarato l’interessato.

Una scelta che suscita “profonda preoccupazione”. È quanto affermano in un comunicato i 100autori in merito ai nuovi vertici di Cinecittà – Istituto Luce (si veda agenzia su e-duesse.it, http://www.e-duesse.it/News/Cinema/Cinecitta-Istituto-Luce-Galan-nomina-il-nuovo-Cda-119682). Oltre “alle modalità con cui si è proceduto a questa scelta”, si legge nella nota, l’associazione esprime perplessità riguardo “il profilo potenzialmente in conflitto d’interessi di alcuni tra i designati: Rodrigo Cipriani proviene infatti da una azienda Mediaset, Riccardo Tozzi è a capo di Cattleya, una delle maggiori case di produzione private del Paese, nonché presidente dell’Anica”. Aggiungono i 100autori:
“Vorremmo inoltre sapere se risponde al vero che sia già previsto un contratto di consulenza esterna per la realizzazione del prodotto, e quali costi comporti, visto che una delle finalità della nuova società dovrebbe essere invece quella di razionalizzare i costi di gestione”. L’associazione ritiene infine “gravissimo” che “questo passaggio cruciale per la sopravvivenza di Cinecittà Luce, del suo archivio e dei suoi beni immobili sia avvenuto senza alcuna consultazione degli autori che questo patrimonio culturale hanno storicamente contribuito a creare e preservare”.

In una dura nota, l’Anac, l’Associaizone nazionale degli autori cinematografici, critica il ministro Giancarlo Galan per ave rnominato Rodrigo Cipriani presidente di Cinecittà Luce: “Prosegue il tentativo di demolizione del cinema italiano. Il nuovo Ministro della cultura ha nominato alla presidenza della nuova società Cinecittà-Luce srl – e cioè di quello che era rimasto l’unico luogo di intervento pubblico nel cinema – il signor Rodrigo Cipriani che dopo essere stato amministratore delegato di Mediashopping ha presieduto, sempre per incarico di Galan, la società Buonitalia, formalmente costituita “per la valorizzazione degli agroalimentari”". Continua il comunicato: “Ancora una volta le nomine avvengono senza tenere conto delle professionalità e delle competenze e senza ascoltare neanche per un parere le forze culturali e produttive del cinema. Ma quel che conta di più oggi è conoscere la missione reale che gli è stata affidata dal ministro e i modi con cui intende realizzarla. L’associazione nazionale autori cinematografici si batterà fino in fondo contro lo smantellamento di Cinecittà e per la ricostruzione di un polo pubblico destinato alla produzione, distribuzione e conservazione del cinema italiano”.

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